Il Progetto di Giovanna per il Madagascar

Il Progetto di Giovanna per il Madagascar

L 'idea di far qualcosa per aiutare la popolazione di Nosy Bè, isola a nord-ovest del Madegascar, è venuta a Maria Luisa Monti Saracino, per tutti Isa, in seguito alla morte prematura della figlia Giovanna, stroncata dal diabete giovanile a 33 anni.

Isa aveva vissuto per anni tra Milano e Nosy Bè perchè il marito, andando in pensione , aveva deciso di vivere su quell'isola mentre i figli erano restati in Italia. In questi anni difficili e stressanti, durante i periodi di permanenza sull'isola, Isa aveva cominciato ad occuparsi dei bambini handicappati, mentre a Milano combatteva con scarsa fortuna la devastazione che il diabete faceva del fisico della figlia.

Morta Giovanna, Isa decise di ricominciare ad affrontare il diabete aiutando i malati dell'isola. Nasce così l'associazione "GIOVANNA PERIL DIABETE" che nel 2010 riesce ad aprire un dispensario, costruito coi fondi raccolti tra il primo gruppo degli   "Amici di Giovanna" (vedi sopra l'attestato).

Ma altri problemi urgevano, e l'Associazione maturava il desiderio di cercare di risolverli, per cui si decise di fondare una Onlus, e il merito di questa decisione vai in gran parte a Maria Carelli. Nasce così "GIOVANNA PER IL MADAGASCAR ONLUS", che si occupa attivamente di assistere i bambini disabili, di sostenere le famiglie in grave difficolta, di aiutare la maternità e la prima infanzia (dispensario di Dzamandzar) e di promuovere iniziative di prevenzione sanitaria. L'intervento si estende a tutta l'isola e molte richiesta di aiuto cominciano ad arrivare anche dalla Grande Terre (L'isola di Madagascar vera e propria).

A supporto della sua Onlus, Isa ha anche prodotto e pubblicato due libri. Il primo, "L'isola che c'è" sin dai primi tempi e, in anni più recenti:

Il Vento Racconta
Questo libro è nato con la collaborazione di molti giovani, che ne hanno curato l'impaginazione e le illustrazioni. Ha il formnato di un album ed è in carta patinata. E' stato pensato come un oggetto da portare in Italia dopo una vacanza in Madagascar e da usare come regalo per amici e parenti in alternativa ad oggetti di artigianato.
Bene, si può diure che l'idea ha avuto successo, anche perchè le leggende riportate sono ricche di umorismo e di poesia.

 


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